“Lista Dubai” e monitoraggio fiscale - Importante vittoria in 1° grado del contribuente contro l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate aveva avviato una verifica nei confronti di un nostro cliente, risultato iscritto nella c.d. “Lista Dubai”, un elenco di residenti italiani con investimenti a Dubai fornito recentemente dagli Emirati Arabi Uniti all’Italia.

Lo scopo del Fisco era di appurare se il contribuente avesse commesso violazioni degli obblighi di monitoraggio fiscale, omettendo di dichiarare investimenti esteri nel Quadro RW della dichiarazione dei redditi italiana e di pagare le relative imposte.

Abbiamo quindi avviato un contraddittorio con i verificatori nel quale abbiamo dimostrato che il nostro cliente aveva solo tentato un investimento immobiliare a Dubai, acquistando “su carta” un appartamento in una torre avviata alla realizzazione ma mai completata a causa del fallimento della società costruttrice. Di conseguenza, non vi era alcun obbligo dichiarativo né tantomeno di versamento di imposte in Italia.

L’Agenzia delle Entrate non ha condiviso la nostra posizione e ha contestato al contribuente l’omessa dichiarazione dell’investimento, comminando pesanti sanzioni, pari al 6% all’anno del valore dell’investimento.

Abbiamo quindi proposto ricorso di fronte ai giudici tributari che hanno accolto pienamente le nostre ragioni, condannando altresì il Fisco a rimborsare le spese legali sostenute dal cliente. I giudici, in particolare, hanno riconosciuto che il tentato investimento in esame non è qualificabile come investimento immobiliare, né tantomeno come un’operazione finanziaria speculativa, avendo anzi comportato ingenti perdite per il contribuente.