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Studio Legale a Dubai e Abu Dhabi

Decreto Ministeriale n. 216/2023 in tema di importazione temporanea dei beni in caso di controversia con agente emiratino

28.05.2024


La legge federale emiratina n. 3/2022 sulla regolamentazione delle agenzie commerciali  adottata nel dicembre 2022, ha sostituito la precedente legge sulle agenzie, vecchia di oltre quarant'anni, innovandola in molti punti.

Le novità introdotte dalla nuova legge inizieranno presto ad applicarsi a un numero significativo di rapporti di agenzia degli Emirati Arabi Uniti e, di conseguenza, gli operatori locali già si aspettano che tra non molto verranno avviate numerose controversie tra preponenti ed agenti. 

In previsione di ciò, il governo degli Emirati Arabi Uniti ha introdotto una serie di regolamenti di supporto per integrare i termini della nuova legge sulle agenzie. Il più significativo di questi è il Decreto Ministeriale n. 216/2023 sulla regolamentazione dei termini e delle condizioni per l'ingresso di beni o servizi vincolati da agenzie commerciali per un periodo temporaneo durante la durata della controversia tra l'agente e il preponente.

La facoltà dell'agente commerciale ai sensi della legge sulle agenzie commerciali degli Emirati Arabi Uniti di bloccare l'importazione dei prodotti del suo preponente nel mercato locale ha storicamente presentato per i preponenti stranieri una situazione pratica assai preoccupante; creando una dinamica in base alla quale spesso un preponente non poteva permettersi di impegnarsi in una controversia con il proprio agente commerciale a causa delle potenziali conseguenze negative sulla catena di approvvigionamento nel corso del contenzioso.

Il decreto 216 modifica questo paradigma e stabilisce un quadro in base al quale un preponente può richiedere alle autorità locali un'autorizzazione temporanea per l'ingresso dei suoi prodotti nel mercato degli Emirati Arabi Uniti mentre è in corso una controversia con il suo agente.

Per raggiungere questo obiettivo, il preponente deve presentare una domanda al Ministero dell'Economia chiedendo che i suoi prodotti siano temporaneamente autorizzati a entrare negli Emirati Arabi Uniti attraverso una "Fonte Esclusiva", aggirando così l'esclusività dell'agente registrato per quanto riguarda la distribuzione di tali prodotti negli Emirati Arabi Uniti mentre è in corso la controversia.

Una "Fonte Esclusiva" è definita dal Decreto 216 come "qualsiasi commerciante, secondo la definizione contenuta nella Legge sulle Transazioni Commerciali, o un'altra persona o entità specificata dal Ministero".

Nel decidere in merito alla domanda, il Ministero prenderà in considerazione: l'esistenza di un rapporto di agenzia commerciale esclusiva regolarmente registrato; l'esistenza di una controversia reale tra il preponente e l'agente; qualsiasi effetto negativo sul mercato degli Emirati Arabi Uniti che potrebbe derivare dall'impossibilità per i prodotti in questione di entrare negli Emirati Arabi Uniti; se il committente e la fonte esclusiva sono in grado di adempiere ai loro obblighi ai sensi del decreto 216.

Il preponente deve inoltre: fornire un impegno scritto a risarcire l'agente per eventuali danni riconosciuti dalle autorità competenti in qualsiasi sentenza definitiva e vincolante (o lodo arbitrale) del contenzioso in questione in corso; e conservare determinati registri contabili e commerciali relativi a tutte le transazioni relative alla vendita del/i prodotto/i in questione che si verificano durante il periodo di autorizzazione temporanea all'importazione.

Se il Ministero decide di rilasciare l'autorizzazione, le autorità doganali competenti degli Emirati Arabi Uniti saranno informate di tale decisione, comprese eventuali ulteriori condizioni che il Ministero è libero di imporre in termini di durata della sua autorizzazione e/o quantità di prodotti pertinenti per consentire l'ingresso negli Emirati Arabi Uniti.

L’impatto pratico e i dettagli operativi di questo decreto non sono ancora noti, essendo di recente introduzione, a cominciare – per esempio – dalla definizione di cosa si intenda per “vera controversia” che è la precondizione per invocare l’applicabilità di tale nuova disciplina, che rappresenta però sicuramente un’ulteriore dimostrazione di come le autorità locali stiano sempre più aprendo il mercato agli imprenditori stranieri, limitando sempre più i poteri – una volta assai estesi – degli operatori locali.

 

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