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Studio Legale a Dubai e Abu Dhabi

Nuove regole per i pagamenti delle unità in corso di costruzione

22.01.2009


L'organo di controllo e regolamentazione del mercato immobiliare di Dubai (RERA) ha comunicato che a partire dal 1 ° gennaio 2009 ai developers e alle banche è stato ordinato di interrompere l'assunzione di pagamenti oltre il 20 per cento del costo delle proprietà da parte degli acquirenti o degli investitori fino a quando la costruzione non sia iniziata.

Come si legge su Emirates Business, il capo della Sezione Trust Account del RERA, Essa Saeed Ahmed Al Mansoori, ha dichiarato: "Abbiamo inviato lettere a 100 developers - oltre ad avere incontri con loro e con le banche e le istituzioni - dicendo loro di prendere dei pagamenti dagli acquirenti solo fino al 20 per cento del valore del contratto.... Così per le proprietà che sono già in fase di costruzione, i developers che hanno raccolto più del 20 per cento del valore del contratto da parte degli acquirenti si devono immediatamente fermare nel chiedere ulteriori pagamenti fino a quando non metteranno in relazione importi già riscossi dall'escrow account con l'effettivo avanzamento della costruzione".

Il RERA ha istituito un Dipartimento di 11 membri, denominato "Real Estate Development Trust Account" per sovraintendere e controllare il processo di costruzione e garantire la quantità e che i depositi a garanzia siano raccolti in conformità con il calendario concordato.

"Abbiamo tutti i dati nel nostro database e stiamo chiedendo ai developers di fermare la raccolta di denaro da parte degli acquirenti", ha proseguito Al Mansoori.

Il Chief Executive del RERA Marwan bin Ghalita ha peraltro precisato che che i developers potrebbero tutelare i propri diritti chiedendo l'intervento giudiziale al fine di far valere i contratti sottoscritti; nonostante ciò "Il messaggio che vogliamo inviare ai developers e alle banche è quello di prendere in considerazione la situazione degli investitori prima di agire", ha detto bun Ghalita. "In questo momento di crisi, tutti dovrebbero lavorare insieme e i diritti di tutti saranno tutelati".

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