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Studio Legale a Dubai e Abu Dhabi

Operativo il nuovo tribunale internazionale per risolvere le controversie commerciali negli Emirati Arabi Uniti

02.02.2012


Con la legge n. 16/2011 il Sovrano di Dubai ha ridefinito radicalmente la giurisdizione ed i poteri del tribunale indipendente della Free Zone Dubai International Financial Centre (DIFC).

Si ricorda che questo tribunale opera in lingua inglese ed applica, di regola, il common law per risolvere le controversie civili e commerciali, avendo giudici di formazione anglosassone. Prima dell’introduzione della legge n. 16/2011 la giurisdizione del tribunale del DIFC era però riconosciuta solo se le imprese in lite avevano sede all’interno dello stesso DIFC o se la questione aveva un collegamento con la Free Zone.

A seguito della nuova legge, questo tribunale ha giurisdizione anche in merito a questioni di diritto civile e commerciale che sono insorte tra imprese localizzate al di fuori della Free Zone, non essendo nemmeno necessario alcun collegamento con la Free Zone. L’unica condizione per attribuire la competenza a decidere la controversia al Tribunale del DIFC  è che tutte le parti coinvolte abbiano espressamente e per iscritto scelto di deferire la soluzione della lite a questo tribunale. La scelta, inoltre, può essere espressa sia prima che dopo l’insorgere della vertenza.

In questo modo il tribunale del DIFC perde lo status di Tribunale Speciale solo per la Free Zone stessa e diviene un luogo ove tutte le imprese della regione possono deferire le loro controversie.

I vantaggi per la comunità d'affari medio-orientale e internazionale sono innumerevoli.

Difatti molti, se non tutti, i contratti commerciali conclusi nella regione sono in lingua inglese. L'inglese è la lingua di norma utilizzata nelle comunicazioni e nelle corrispondenze di affari. Molti business man che operano a Dubai e negli Emirati parlano (solo) inglese e spesso non parlano né comprendono l’arabo.

Per loro la possibilità di utilizzare il tribunale di lingua inglese del DIFC significa un più facile accesso alla giustizia e una maggiore trasparenza nel processo giudiziario. Ma v’è di più. Tutti i documenti (contratti, accordi, corrispondenza) non dovranno essere tradotti in arabo, evitando tutti gli errori e le incomprensioni che sorgono a seguito di traduzioni non perfette, e risparmiando anche perdite di tempo e di denaro. Tutti gli atti ed i documenti del tribunale del DIFC sono infatti in lingua inglese e come tali immediatamente comprensibili per gli operatori legali non di lingua araba.

Si ricorda  che nei tribunali locali (Dubai, Abu Dhabi, etc.) la lingua utilizzata è l’arabo ed il diritto applicato è il diritto emiratino. Non solo, la pratica, assai frequente nei tribunali locali, di affiancare all’avvocato straniero un avvocato locale di lingua araba non sarà più necessaria, riducendo ulteriormente i costi della vertenza.

Un altro aspetto importante che porterà anche gli uomini di affari di lingua araba a considerare il tribunale del DIFC come luogo ove far decidere le proprie controversie, è il fatto che secondo le regole della Corte DIFC  la parte vittoriosa può pretendere la condanna del soccombente all rimborso delle spese legali, inclusa una parte considerevole degli onorari dei suoi avvocati. In qualsiasi altra corte negli Emirati Arabi, invece, non è consentito richiedere all’altra parte il rimborso degli onorari versati ai propri avvocati, anche in caso di vittoria.

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