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News
14.10.2025
Nel panorama emiratino non mancano le novità che richiedono attenzione strategica:
🔹 Nuovo schema per licenze fintech / exchange
Le autorità degli Emirati hanno introdotto 4 nuove categorie di licenze, tra cui una licenza di “digital remittance” con 100 % di proprietà straniera consentita.
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Contestualmente, sono stati potenziati i requisiti di capitale minimo e rafforzati i controlli di governance, antiriciclaggio e gestione del rischio.
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🔹 Corporate tax e “minimum top-up tax”
Dal 1° gennaio 2025 è operativa una tassa minima aggiuntiva (DMTT) secondo il modello globale OECD, applicabile alle multinazionali con ricavi consolidati elevati.
Inoltre, è stata chiarita la tassazione delle partnership non incorporate: tali entità possono optare per essere trattate come soggetti d’imposta previa approvazione dell’autorità fiscale federale (FTA).
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🔹 Libera proprietà straniera e rafforzamento della governance
La legge commerciale federale (Decreto Legge n. 32 del 2021) ha sancito la rimozione di obblighi di sponsor nazionale in molti settori, aprendo la via alla piena proprietà straniera.
Il nuovo regime introduce anche un’attenzione maggiore ai meccanismi di controllo interno e trasparenza societaria.
✅ Perché è importante per le imprese italiane ed europee?
Se hai o stai pensando di avviare attività agli Emirati, conviene rivedere la struttura societaria per sfruttare i vantaggi del nuovo regime.
Le nuove norme fiscali (corporate + top-up tax) richiedono un’attenzione preventiva ai piani di transfer pricing e allocazione delle utilità.
Le imprese fintech e di servizi digitali trovano ora una maggiore attrattività operativa grazie alla licenza dedicata e alla proprietà straniera completa.